Controversie risolte positivamente

Casi di successo

Sebbene rispettino la Convenzione de l’Aja, i Paesi Sudamericani hanno tempistiche lunghissime nella gestione del processo di rimpatrio, ma il nostro intervento in collaborazione con l’Ambasciata italiana e i partner locali ha permesso ad un papà italiano di far rientrare a casa il figlio dal Perù nel minor tempo possibile.
Sono rientrati domenica i due fratelli sottratti dal padre lo scorso agosto e trattenuti illecitamente in Svezia. Azionata la procedura di rimpatrio, anche grazie al valido supporto del Collega svedese e del Collega italiano che aveva già seguito precedentemente la Cliente per la separazione, fortunatamente non vi è stata necessità di attendere l'Udienza di discussione dinnanzi al Tribunale di Stoccolma, in quanto il padre, messo alle strette, ha riportato i minori in Italia, consegnandoli alla mamma collocataria.
Si è conclusa nel migliore dei modi la recente pratica di rimpatrio per cui un padre italiano, residente in Marocco, a Casablanca, aveva incaricato lo Studio all'esito della sottrazione da parte della compagna marocchina della figlia. Situazione particolare in quanto, diversamente da quanto generalmente accade, la madre era fuggita dal proprio Paese per venire in Italia e non l'esatto contrario.
La Romania si dimostra nuovamente attenta alle disposizioni della Convenzione Aja e con il provvedimento reso il 3 novembre, ha ordinato il rimpatrio in Italia delle due bambine di una cliente romana che si era rivolta allo studio lo scorso mese di luglio, all'esito della sottrazione da parte del compagno, partito per Bucarest senza nessun preavviso.
Si è conclusa positivamente la richiesta di rimpatrio da parte di un papà genovese, per il figlio dodicenne sottratto dalla madre e portato in Romania nella provincia di Bucarest. Come previsto dalla Convenzione si è tenuta l'udienza dinnanzi al Tribunale di Bucarest al termine della quale è stata richiesta una relazione approfondita al servizio sociale rumeno che si è conclusa con la disposizione del rientro del minore in Italia.
Il nuovo anno è iniziato con una meravigliosa notizia per un papà toscano, che dal primo gennaio ha potuto riabbracciare l'adorata bambina di un anno, sottratta dalla madre e portata in Germania quando la bambina aveva un solo mese e mezzo di età.
Con sentenza immediatamente esecutiva, il Tribunale della famiglia di Parigi ha accolto la richiesta di rimpatrio per una mamma che nel dicembre scorso aveva subito la sottrazione della propria figlia ad opera del padre.
Nella giornata di ieri è stato ottenuto un provvedimento significativo e "storico", posto che il Tribunale di riferimento ucraino ha disposto il rimpatrio del minore sottratto ad un padre italiano dalla madre ucraina.